Inauguro la mia nuova pagina qui sul mio blog con la Trilogia di Lisa Renee Jones
THE INSIDE OUT TRILOGY
Allora, non scriverò la sinossi, perché potrete cercarla ovunque sul web. Vado direttamente al sodo/ recensione.
Primissima impressione. Ho acquistato il primo libro appena uscito. Non so perché... vuoi per un motivo o per un altro, non l'ho mai aperto. Poi ad essere sincera, mi ero resa conto che forse la storia non corrispondeva proprio ai miei gusti; e quindi il libro è rimasto chiuso sul comodino per un bel pò di tempo. L'altro giorno (sì fa per dire) mi sono detta " Ho comprato questo libro e ancora non l'ho letto, vediamo di che si tratta.".
Ebbene, mie care amiche, mi sono pentita amaramente di non averlo fatto prima.
Mi ha tenuta incollata dall'inizio fino alla fine. Un enorme BRAVA alla Jones che ha saputo dosare SUSPANCE - EROTISMO - CURIOSITA' e anche AMORE.
Il primo requisito che un libro deve avere, secondo me, è di non farti smettere di leggerlo. Mi deve drogare d'emozioni e sensazioni. E deve far vagare la mia fantasia oltre tutti i limiti. Quindi questo primo libro meriterebbe non 5, ma bensì 10 stelle.
Il triangolo d'amore funziona sempre, se poi ci aggiungiamo il mistero legato a dei diari che la nostra protagonista trova in un magazzino, il risultato allora, è sempre eccellente.
Purtroppo però, devo dirvi che questo mio entusiasmo legato al primo libro è irrefrenabilmente sceso dal secondo, fino poi arrivare al terzo e conclusivo libro e...
Il secondo libro non mi ha tramsesso nulla. Mi spiego meglio, l'ho terminato tre giorni fa. E ad oggi non ricordo perfettamente nulla di quello che ho letto. Cioè se mi chiedete di cosa parla tutta la trilogia, vi so rispondere benissimo, ma se mi chiedete nello specifico del secondo libro. Che Dio mi salvi. Per me è come buio a mezzogiono.
Il terzo libro terminato ieri sera, è un pò più vivo e fresco nella mia testa. Al di là della storia d'amore del viaggio a Parigi, per il resto è un pò monotono. Mi ricorda un pò la STARK TRILOGY, in particolare proprio l'ultimo libro. Dove il protagonista è accusato di omicidio, ed è un pò la stessa cosa che accade alla nostra Sara, anche se con risvolti diversi.
Bruttissimo il finale che non è riferito alla storia in quanto tale, ma alla Jones che ha descritto in 5/6 pagine tutto l'epilogo.
La Jones si è rivelata descrittiva nei minimi particolari nei due libri precedenti, soprattutto per quanto riguarda i sentimenti dei personaggi, e la descrizione dei luoghi. E cosa fa nel terzo? Chiude il libro in quattro e quattr'otto, con una proposta di matrimoni lampo.
Tirando le conclusioni, la lettura non mi è dispiaciuta. Scritto bene, intrigante soprattutto il primo libro. Però nel complesso questa trilogia non mi è rimasta molto in testa. Molto probabilmente per domani avrò dimenticato anche il terzo libro.
Magari la rileggerò tra qualche mese e tutto mi sembrerà diverso.
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